Negli ultimi anni sono state proposte diverse soluzioni per l’introduzione dell’Ebook nella scuola italiana, ma l’approccio è disorganizzato e non omogeneo.
Nella migliore delle ipotesi abbiamo un sistema misto (Ebook + cartaceo) dove non si è ottenuto alcun risparmio per le famiglie.
Alcuni numeri per capire le dimensioni del fenomeno (dati Istat e Federconsumatori):
Oltre 7.000.000 di studenti di cui quasi 3 milioni iscritti alle scuole superiori.
Quasi 2 milioni di studenti universitari.
Spesa media per uno studente di prima media: 435 € (libri + dizionari)
Spesa media per uno studente di primo liceo: 730 € (libri + dizionari)
Spesa media per gli anni successivi al primo: 270 €
Quest’anno il Governo ha stanziato 103 milioni per la fornitura gratuita dei libri di testo nella scuola secondaria di primo grado.
I libri della scuola primaria vengono finanziati dai Comuni, notoriamente a corto di fondi e in molti casi, sull’orlo del dissesto finanziario.
Esistono già degli esperimenti come „Book in Progress”, dove una rete di docenti ha scritto dei libri in formato Ebook, consentendo un notevole risparmio agli studenti.
La mia idea è quella di cambiare radicalmente il sistema, introducendo l’Ebook a partire dalla prima elementare fino ad arrivare all’Università.
Per quanto riguarda la fornitura dei libri, dizionari e dispense, si potrebbero considerare due varianti:
1) Variante „Creative Commons”: Una commissione di docenti crea tutti i libri di testo per tutte le scuole con licenza Creative Commons. Questi testi saranno scaricabili gratuitamente
2) Variante „Commerciale”: I libri scolastici dovrebbero essere messi in uno „store” approvato dal Ministero dell’Istruzione e i libri dovrebbero avere un prezzo massimo di 2.90 € per compensare adeguatamente gli autori.
Attualmente il miglior lettore in commercio è il Kindle Paperwhite che costa 129 €.
Considerando una fornitura all’ingrosso per milioni di pezzi, si potrebbe spuntare un prezzo decisamente più basso.
Un lettore Ebook ha un grado di obsolescenza più basso rispetto a Smartphone e PC, quindi si può tranquillamente considerare una vita media di 5 anni.
Questa cifra corrisponde a circa 20 € per anno di utilizzo.
Aggiungiamo 10 libri per anno e avremo una spesa complessiva inferiore ai 70 € per anno e per studente.
Rispetto alla realtà attuale, abbiamo un risparmio del 500%, che va moltiplicato per tutti gli anni di vita scolastica dello studente (18-20 anni)
Ulteriori vantaggi:
1) Riduzione di utilizzo di carta (attualmente il giro di affari dei libri scolastici rappresenta il 20% del totale in termini economici, molto di più in termini di consumo di carta)
2) Riduzione dello sforzo degli studenti che spesso devono caricare dei pesi eccessivi per la loro statura, causando patologie che richiedono cure ortopediche a lungo termine.
Queste patologie hanno dei costi economici e sociali molto alti che in questa sede non so stimare, ma chi soffre di mal di schiena cronico o difetti di postura può facilmente verificare.
Questa è una riforma a costo zero per lo Stato, dove abbiamo un ritorno immediato, sia per la collettività in generale che per le famiglie interessate.